Hijikata Toshizo nacque nel 1835, nell'attuale Tokyo, e fu il più giovane di dieci fratelli. La sua infanzia fu segnata da perdite personali, inclusa la morte dei genitori, che lo portarono a essere cresciuto dai suoi fratelli. Nonostante queste sfide, Hijikata crebbe diventando una figura imponente, sia fisicamente che caratterialmente.
Nella sua gioventù, Hijikata vendeva rimedi medicinali e praticava il kenjutsu, un'arte marziale giapponese. Le sue abilità e interessi lo portarono a unirsi al dojo Shieikan, dove incontrò Kondo Isami, figura cruciale nella sua vita. Insieme, entrarono nei Roshigumi, un gruppo che si trasformò poi nei Shinsengumi, una forza di polizia speciale a Kyoto.
I Shinsengumi furono protagonisti durante i turbolenti periodi che portarono alla Restaurazione Meiji. Sotto la guida di Kondo e con Hijikata come vice-comandante, divennero noti per la loro disciplina ferrea e le abilità combattive. Tuttavia, conflitti interni e pressioni esterne misero presto alla prova la loro unità e efficacia.
La leadership di Hijikata fu testata durante l'Incidente di Ikedaya, dove guidò con successo un raid che prevenne un attacco pianificato contro gli stranieri, che avrebbe potuto cambiare la storia del Giappone. Il suo impegno verso lo Shogunato rimase incrollabile, anche mentre le correnti politiche si spostavano verso la Corte Imperiale.
Come vice-comandante, Hijikata era noto per l'applicazione rigorosa del codice del gruppo, guadagnandosi il soprannome di "Vice-Comandante Demone". La sua vita personale fu segnata da sacrifici, inclusa la cancellazione del suo matrimonio per concentrarsi sui suoi doveri.
La Guerra Boshin segnò la lotta finale tra le forze dello Shogunato e i sostenitori della Restaurazione Meiji. Hijikata guidò i suoi uomini attraverso diverse battaglie, mostrando notevole resilienza e acume tattico. Nonostante i loro sforzi, i Shinsengumi subirono una sconfitta dopo l'altra, e i loro numeri si ridussero.
Negli ultimi giorni del conflitto, Hijikata continuò a combattere valorosamente, guidando i suoi uomini rimanenti nella Battaglia di Hakodate. Fu durante questa battaglia che fu mortalmente ferito. Prima della sua morte, affidò i suoi effetti personali al suo paggio, simboleggiando la fine di un'era per i Shinsengumi.
L'eredità di Hijikata vive ancora attraverso vari memoriali in tutto il Giappone e la sua rappresentazione nella cultura popolare. Rimane un simbolo di lealtà e coraggio, incarnando lo spirito del samurai durante uno dei periodi più tumultuosi del Giappone.
La storia della vita di Hijikata Toshizo è un promemoria toccante delle complessità della lealtà e dei costi personali del vivere attraverso sconvolgimenti storici. La sua dedizione ai suoi ideali, nonostante il mondo cambiante intorno a lui, offre una potente narrazione di resistenza e resilienza.